Per lunghi anni appassionato studioso di dialetti e tradizioni popolari, anche come direttore per più di un ventennio del Centro di dialettologia e di etnografia di Bellinzona, sono oggi in pensione.
Da alcuni anni sono presidente della condotta di Slow Food in Ticino, di cui sono anche il rappresentante nel Consiglio dei convivi a livello nazionale.
Mi ritengo un buon conoscitore del territorio, di cui apprezzo la varietà sociale e umana e ammiro la ricchezza dei suoi prodotti, in particolare i salumi di alcune preziose macellazioni nostrane e i formaggi dei nostri alpeggi, di cui difficilmente riesco a fare a meno.
Fondatrice di D-Plan Consulting, Gerente, Sommelier Federale,Vice Presidente Regionale dell’
Association Suisse des Sommeliers Professionnels, viaggiatrice e sognatrice.
Appassionata di gastronomia, amo viaggiare, degustare e scoprire piccole chicche e specialità. Il mio primo approccio con Slow Food l’ho avuto ai tempi dell’Università, durante la stesura della mia tesi di laurea.
Inoltre, ho avuto la fortuna di avere dei genitori sempre molto attenti, che sin da piccola mi hanno insegnato il valori dei prodotti locali e della loro produzione.
Ingegnere elettrotecnico di formazione, da sempre nutro un forte interesse per i prodotti e le tradizioni locali. Per me, la cultura e le tradizioni sono un patrimonio da non perdere, e attribuisco grande importanza alla sostenibilità. Sono entusiasta di far parte della condotta di Slow Food Ticino per contribuire a promuovere la qualità del cibo e la preservazione delle nostre eccellenze territoriali, valorizzando il legame profondo con la nostra terra.
Appassionata di gastronomia, sommelier del riso, foodie, racconto storia, tradizioni e la cucina del riso. Docente di cucina ai corsi per adulti dell’Istituto della Formazione Continua collaboro con aziende ticinesi e produttori di riso per portare la qualità e l’eccellenza dei prodotti locali e del riso.
Sono convinta che si possa conoscere un luogo attraverso il suo cibo e che ciò che si sceglie di portare in tavola possa fare la differenza nel mondo.
Entomologa, adoro gli insetti ma non particolarmente nel piatto! Nel comitato di Slow Food Ticino dal 2004, sono un’eco-gastronoma appassionata sempre alla ricerca prodotti buoni e sostenibili attraverso i quali dare sostegno a produttori e ristoratori.
Cerco di esprimere questi valori anche nella vita quotidiana, in quanto, ad esempio, da più di dieci anni sono capogruppo dell’associazione ConProBio e gestisco le ordinazioni di prodotti bio di una decina di famiglie luganesi.
Mi ritengo una buona cuoca mi diletto nella creazione di piatti regionali, ma ho una forte propensione per le cucine di altri Paesi, soprattutto quelli asiatici.
Per quarant’anni ho lavorato nel mondo della scuola, concludendo la mia carriera come direttore dell’Istituto scolastico della Zona Monte Brè di Lugano.
Da settembre 2020 sono in pensione ma continuo a collaborare ad alcuni progetti didattici. Seguo da sempre, con passione, l’affascinante mondo del vino e, rubando una definizione del grande Mario Soldati, mi sento un “amatore inesperto” considerando quanto questo mondo sia vasto e complesso.
Dai primi anni ottanta curo il vigneto scolastico di Viganello e con gli allievi di quinta elementare, ogni anno, seguiamo lo sviluppo della vite partendo dalla potatura per arrivare alla vendemmia e all’esperienza della vinificazione.
Sono un ciclista amatoriale e un assiduo frequentatore delle nostre montagne: questo mi consente di conoscere il nostro bel territorio, ricco di saperi e tradizioni legati al valore del cibo. Da alcuni anni sono membro della condotta ticinese di Slow Food e mi impegno a far conoscere e difendere i valori fondanti dell’associazione.
Amo combinare il buono, il pulito e il giusto con i piaceri della tavola e della condivisione.
Far parte di Slow Food mi dà inoltre tanti spunti e stimoli da cui trarre grandi soddisfazioni, sia nell’ambito della cucina buona che nella creatività tout court e questo perché circondata da persone motivate che fanno parte di questa filosofia di vita.
Dalla passione per i vulcani a quella della cucina: dopo un percorso accademico e diversi anni di ricerca in vulcanologia, oggi gestisco insieme al mio compagno il ristorante “le bucce di Gandria”, sulle rive del lago di Lugano.
La mia cucina valorizza ingredienti stagionali e locali, con un approccio scientifico e sostenibile. Credo in una filosofia zero rifiuti e in un sistema alimentare buono, pulito e giusto, che promuova biodiversità, territorio e innovazione.